Moderne tecnologie per il monitoraggio del comportamento meccanico e deformativo del dipinto su tavola durante la sua esposizione nel Museo del Louvre.
La Tecnologia del Legno e i Dipinti su Tavola.
A partire dalla fine degli anni ’80, nell’ambito del Laboratorio di Tecnologia del Legno (attualmente afferente al Dipartimento GESAAF) dell’Università di Firenze è stato costituito un Gruppo di Ricerca che si occupa particolarmente dello studio e della conservazione dei manufatti lignei di interesse storico artistico ed archeologico. Fra varie altre attività i Tecnologi del legno fiorentini partecipano fin dal 2004 a un gruppo internazionale di ricerca che sta curando lo studio e la periodica verifica dello stato di conservazione del supporto ligneo della “Gioconda”, di Leonardo da Vinci, nel Museo del Louvre. La Gioconda è infatti dipinta su un’unica tavola di legno di Pioppo (più esattamente si tratta di Gattice, il cui nome scientifico è Populus alba L.) di circa 79 x 53 cm, spesso circa 13 mm. La tavola dipinta è contenuta in un telaio (châssis-cadre), che a sua volta viene inserito nella grande cornice intagliata visibile dal pubblico, ed è mantenuta leggermente forzata contro lo châssis-cadre da quattro traverse di legno che appoggiano contro la faccia posteriore. Una fessura lunga circa 11 centimetri che parte dal bordo superiore e raggiunge la fronte della Gioconda, attraversando l’intero spessore della tavola, risale probabilmente ai primi decenni di esistenza del dipinto.
Sul retro si vedono le quattro traverse di legno di Acero (due più larghe e due più strette) che mantengono la tavola dipinta leggermente forzata contro il telaio, e il profilato di alluminio che contiene e supporta sia i deformometri, sia le apparecchiature elettroniche per la registrazione e la trasmissione dei dati. Alle estremità della traversa superiore e di quella inferiore si notano i segni della presenza delle quattro mini-celle di carico che misurano in tempo reale le forze esercitate dalle traverse sulla tavola.
Applicazione dei sensori Deltatech e primi risultati.
Nel corso della più recente apertura, avvenuta il 22 ottobre 2013, il sistema dei sensori è stato migliorato ed ampliato con quattro mini-celle di carico realizzate dalla ditta italiana Deltatech; tali celle sono inserite nelle traverse di legno che mantengono la tavola dipinta leggermente forzata contro lo châssis-cadre, e misurano in tempo reale le forze (complessivamente dell’ordine di qualche decina di Newton) esercitate dalle traverse stesse sulla tavola.
Le celle Deltatech e la relativa elettronica, messe a punto dalla Ditta in base alle specifiche richieste per la particolare installazione, sono state scelte tenendo conto delle loro limitate dimensioni, facilità di installazione, robustezza, stabilità della misura, basso consumo, costo ragionevole. Controlli preliminari e prime verifiche sul posto hanno confermato l’affidabilità delle misure effettuate con tali celle; al termine del 2014 sarà possibile ottenere i primi risultati raccolti dal sistema di monitoraggio.